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La Bella e la Bestia: Operazione Nostalgia? "recensione"

  • Immagine del redattore: Edoardo Amati
    Edoardo Amati
  • 24 mar 2017
  • Tempo di lettura: 6 min

Era il 1991 all'interno della Walt Disney Feature Animation stava prendendo forma, un piccolo, capolavoro dell’animazione che, di lì in poi, sarebbe rimasto marchiato a fuoco nei cuori di Adulti e Bambini. Dalla regia di Gary Trousdale ne esce uno straordinario film di animazione in grado di portare in alto il nome della casa produttrice. Questo fu, in ordine cronologico, il 30° Classico della Walt Disney ed il numero tre per la grandissima corrente denominata “Rinascimento Disney”.

Sinossi:

"Il film di animazione basato sull'omonima fiaba de “La bella e la Bestia” racconta la vicenda di un, giovane, principe viziato e crudele che una sera rifiutando di dare ospitalità ad una, povera, anziana ne esce maledetto, dalla stessa, rivelatosi essere una strega. Tale sortilegio trasformò il principe in una feroce Bestia e i suoi sudditi in pezzi di mobilio all'interno del, suo, bellissimo castello. Questo sortilegio potrà essere spezzato solamente se, al cadere dell’ultimo petalo della rosa della strega, il principe avrà trovato l’amore nonostante la sua ripugnante forma. Alcuni anni dopo in un villaggio, non molto, lontano dalla tenuta della Bestia nasce e cresce Belle. Belle è una splendida ragazza che annoiata dalla sua routine paesana cerca di evadere tramite la lettura di alcuni libri. Il padre di Belle è un’umile lavoratore che, un giorno, in seguito ad una vicenda viene tenuto in ostaggio dalla Bestia. Belle, una volta trovato il padre, si offrirà volontaria per scambiare la sua prigionia con quella del suo genitore. La bestia intravedendo in lei la possibilità di spezzare l’incantesimo accetta di restituire la libertà al padre, tenendosi Belle. La bestia avrà un cuore? Il suo aspetto non è poi tanto lontano dal suo essere? Questa è la trama del Cartone animato prodotto dalla Walt Disney, lo stesso che, tutti noi, abbiamo visto almeno una volta nella vita".

Abbiamo, fino adesso, parlato del prodotto a cartone animato ma come disse qualcuno di nostra conoscenza, cari cinefili, “Non finisce qui”. Arriviamo al 14 Novembre 2016 sul canale, ufficiale, di YouTube della Walt Disney Italia compare il primo trailer tradotto in italiano del, famoso, Live Action. Tutti i “vecchi bambini” i “novelli adulti” cominciarono a dibatterne sul web. I canali di reaction, parer mio inutili, iniziarono a parlarne e a discuterne. Opinioni contrastanti hanno costretto il pubblico a scindersi in diversi team: I nostalgici tendenti al progresso e i, falsi, puristi. La pellicola, già prima della sua pubblicazione, era stata al centro di numerosissimi dibattiti etici e politici. Questi folli interventi avevano a che fare tutti, nessun escluso, con l’inserimento di una, badate bene alla parola utilizzata, CARATTERIZZAZIONE del personaggio di Le Tont (Josh Gad). Si la CARATTERIZZAZIONE supplementare è dovuta alla, palese, omosessualità nei confronti di Gaston (Luke Evans). Purtroppo questa aggiunta è stata la causa del mancato rilascio della pellicola in diversi paesi. La Walt Disney, contrariamente a ciò che si è sempre detto, ha mosso un passo avanti, forse, prendendo la palla al balzo nel tentativo di suscitare scalpore. Facendo così è lapalissiano che si sia innescata una reazione a catena tra i puristi che, la maggior parte, si son detti indignati da tale decisione e quelli che, nonostante tutto, si son trovati d’accordo con l’intuizione della casa produttrice.

Ora, ci tengo a precisare che i, miei, pareri su codesta vicenda sono, al dir poco, “ininfluenti”, per voi, ma son pur sempre qui per dire la mia. Ammetto che, dalle prime notizie, non trovai la cosa sensata perché’, da profano, l’avevo identificata come una forzatura solo per portare pubblico aggiuntivo nei confronti della “generazione arcobaleno”; mi trovo costretto a dire che mi sbagliavo e di grosso.

Il personaggio di Le Tont non risulta caricaturale, ergo, non diventa, con lo scorrere della pellicola, una “macchietta” per indurre lo spettatore ad una semplice risata, anzi, quest’ultimo definisce meglio i legami tra lui e Gaston compagno, nonché mira sentimentale, di una vita.

La pellicola, per la regia, di Bill Condon non è altro che un “Shot by shot ”con questo termine si definisce la tecnica di riprodurre inquadratura per inquadratura con, piccolissime, differenziazioni dal cartone animato. Queste differenze le troviamo già dal prologo, qui, ambientato in un’epoca settecentesca e nell'introduzione di diversi personaggi, non moltissimi, di colore. L’opera è fedele, tralasciando alcune meccaniche, in tutto e per tutto alla “Bella e la Bestia” del 1991. Il regista è bravissimo nel riprendere le stesse inquadrature, lo stesso libretto musicale e il copione originale. La cosa che mi ha più divertito è la resa della computer grafica che, oramai, nel 2017 ha raggiunto livelli eccezionali. Ogni cosa all'interno dell’inquadratura appare viva o in procinto di animarsi. La fotografia e l’atmosfera del cartone animato è riprodotta fedelmente. Il cast attoriale non fa distrarre, mai, dai personaggi che essi interpretano.

Qui sotto troviamo il giudizio sull'interpretazione dei personaggi principali.

Emma Watson è semplicemente Belle. Non c’è un momento in cui, nella mia testa, io abbia assoggettato la figura di Belle su altre attrici. La ragazza appare candida, pura e solare. Il personaggio sembra essere stato scritto sulle sue sembianze. L’attrice, in numerosi momenti, ha cercato di ricordare le espressioni facciali della Belle originale dell’opera del 1991, inaspettatamente, riuscendoci a pieno, nonostante devo esser sincero, la ripetitività nel cercare di emulare la sua controparte animata. Questa piccola critica però non va, assolutamente, ad intaccare la sua perfetta interpretazione.

Dan Stevens si è dimostrato una Bestia al pari di quella del cartone animato del 1991. La computer grafica fornitogli per tramutarsi in Bestia non incide sul motion capture. Di fatti l'interpretazione è magistrale pur l'inquinamento estetico computerizzato.

Altro personaggio degno di nota è Gaston (Luke Evans). Questo sembra esser stato ritagliato dal cartone e incollato sulla pellicola. Gli atteggiamenti e l’egocentrismo in coppia col il, suo, narcisismo che contraddistinguono il personaggio son, perfettamente, restituiti allo spettatore. Anche qui come per il caso di Belle (Emma Watson), l’interpretazione totale è eccellente! Mi esento da una qualsivoglia critica.

Le Tont (Josh Gad) ne abbiamo, già, parlato in precedenza, anche per lui, mi esento dalle critiche. Ho apprezzato il suo essere, visibilmente, effeminato.

Concluso l’aspetto attoriale spendo due parole sull'uso della Computer grafica, scenografie e costumi citandovi, alcuni, dati reali:

Per realizzare la scenografia del film sono state impiegate più di 1000 persone che, per 15 settimane, hanno lavorato alla progettazione, costruzione e decorazione dei set.

Andando sullo specifico per la foresta formata interamente da alberi, autentici, e cespugli son state impiegate diverse centinaia di ore.

Tutto è perfettamente omogeneo grazie anche all'ausilio di più di 20.000 ghiaccioli fabbricati a puntino.

Se questi dati vi sembrano poco aspettate di conoscere la lavorazione degli interni.

Per realizzare il pavimento della sala da ballo son state impiegate 1114 piastrelle di finto marmo, consideriamo anche le, circa, 98700 candele utilizzate. Il reparto sartoriale o, altre sì detti, costumi portano numeri straordinari. Tutti gli abiti son prodotti con materiali eco sostenibili, quindi sono ad impatto ambientale pressoché 0. Il vestito di Belle conta più di 54 metri di organza di seta, contornato da, più o meno, 2160 cristalli di Swarosky. Tutti queste ore, parlando in termini produttivi, sono all’incirca, escludendo le riprese, 12.000 ore di lavoro.

Bill Condon, in uno speciale su Disney Channel, ha dichiarato:

“Riprodurre questo film è stata un’impresa rischiosa” ci dice il regista, continuando poi “Emma continuamente sul set, giuro, non la smetteva di cantare le canzoni essendo lei fin da piccola, amante dell’opera madre”.

Infine, mi domando, come dargli torto?

Effettivamente le “operazioni nostalgia” sembrano, agli occhi di noi fruitori, semplici prodotti. Consideriamo questi remake come un salto da un palazzo con un materasso gonfiabile sotto…Ma, ahimè, non è esattamente così.

La Bella e la bestia, quindi, è un’operazione nostalgia?

Si, certamente, ma differisce dalle altre. Mi domanderete perché? Semplicemente per l’impegno e per l’amore dimostrato verso la pellicola originale. Ho sentito dire da bocche saccenti, credetemi, tante di quelle cose troppo facili da dire ad esempio: “Spendere 7€ per andare a vedere un film uscito nel 1991 è, secondo me, da imbecilli” o altri geni che se ne son usciti con:” Secondo me è stato inutile, semplicemente, se voglio vedere “La Bella e la Bestia” mi guardo l’originale!”. Ora, ragazzi, ragioniamoci su…Il film è sì, naturalmente, indirizzato ai “vecchi giovani” ma punta, soprattutto, a far avvicinare le “nuove generazioni” alla fiaba ma, soprattutto, a produrre del merchandising da vendere nei negozi. Io penso che, la Disney, cerca, con il film, di non far sviluppare un affetto morboso per il vecchio film che, comunque, rimarrà un capolavoro nei cuori di tutti noi. Le persone che ho citato sopra, parer mio, sono spocchiose e troppo affezionate ad un orologio senza batteria che, nonostante il tempo, non hanno voglia di avviare per sapere l’ora esatta. Il tempo scorre e la polvere sulle nostre, vecchie, cassette si fa sempre più visibile.

Spolverare o “rimasterizzare” con delle nuove “operazioni nostalgia”, secondo me, ci permette di non rimanere attaccati a quel passato che, ormai, non ci appartiene più. Ragazzi, mi riferisco a voi, si cresce e il tempo non lo si può fermare. Quindi, alla fine di tutto, cerchiamo di rivivere le memorie anche con qualcosa di più fresco come quando un, vecchio, discorso torna in memoria con una parola appena imparata. Spero di aver detto tutto quanto e, noi, ci rivediamo alla prossima recensione.

Voto 8/10 Edoardo Amati

Qua sotto il Trailer Ufficiale de" La Bella e la Bestia" (2017)

Alcuni Poster dei protagonisti

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