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Spider-Man Homecoming: L'esame di Maturità?

  • Immagine del redattore: Edoardo Amati
    Edoardo Amati
  • 10 lug 2017
  • Tempo di lettura: 8 min

RECENSIONE

« Da un grande potere derivano grandi responsabilità. »

Era il 2002 quando, per la prima volta, sentivamo pronunciare dalle labbra di Zio Ben questa frase. Il film di cui sto parlando e' "Spider-Man" dell'autore Sam Raimi il, primo, regista del nuovo M.C.U.

Per la prima volta, al cinema, approdava la figura del supereroe "Uomo ragno" al tempo interpretato dall'attore Tobey Maguire. Il film nei botteghini di tutto il mondo, davvero, riscosse successi planetari. La freschezza portata al personaggio ideato dallo sceneggiatore Stan Lee e dal disegnatore Steve Ditko colpì, affondo, lasciando il segno.

Il nostro "amichevole Spider-Man di quartiere" però, parere mio, non era effettivamente lo stesso dell'omonimo fumetto. Dapprima non capii bene cosa, in quel momento, mi stesse frenando ma col tempo, dopo numerose visioni, ho trovato la soluzione al mio dilemma. Spidey è, nel fumetto, un ragazzino con super problemi. Il personaggio che veniva dipinto da Tobey Maguire era, visibilmente, inadatto al contesto. Serviva qualcosa di più vicino alla vera età "dell'arrampica muri".

Il film comunque, anche adesso, rimane un'immortale successo sia per un "bambino" cresciutello, come me, sia per gli adulti che ci sono cresciuti.

Saltiamo, direttamente, all'anno 2012, dieci anni dopo il signor Marc Webb dirige "Amazing Spider-Man". Al posto dello stagionato Tobey Maguire l'attore, britannico, Andrew Garfield. Lo Spidey portato sulle scene, questa volta, appare fresco e denso di citazioni che, da sempre, hanno caratterizzato il Peter Parker del fumetto. Sembrava esser finalmente un degno "Arrampica muri" ma, anche qui, numerosi errori di valutazione l'han fatta da padrone. Spider-Man viene inquadrato in un contesto, sì, scolastico ma, ancora una volta, troppo maturo per riuscire nell'intento di trasporre il, giovane, supereroe.

Il film comunque si dimostrò all'altezza del brend, per lo meno, fino all'uscita del secondo sequel denominato "Amazing Spider-Man il potere di Electro". Il sequel si dimostrò, assolutamente, non all'altezza del primo capitolo. Il difetto si può analizzare mediante le statistiche del popolo critico, tra i quali, anche me medesimo. La pellicola appariva, stranamente, spenta. Dalla fotografia troppo dark fino ad arrivare al comparto scrittura tutto forse, a parere mio, davvero troppo superficiale. Tengo a precisare che, durante i due capitoli, l'interpretazioni degli attori son state più che ottime, unico punto di salvezza del film.

STUDIAMO DIRITTO...DIRITTI (Probabili fonti)

Durante questi anni la figura e, con lui, i diritti di Spider-Man viaggiavano con la Marvel Entertainment. Essa è il fulcro di tutte le operazioni Marvel e sotto di questa vi sono presenti la Marvel Comics, Marvel Television, Marvel Animation, Marvel Toys. Questa azienda è, da poco, proprietà della Walt Disney Company la quale, con i Walt Disney Studios, ha pieno potere decisionale sulla figura di Spidey Pur essendo tutte della Disney il gruppo Marvel Entertainment e i Marvel Studios sono aziende, davvero, scisse che agiscono in modo, assolutamente, autonomo e indipendente l’una dall'altra. Cio' sta a significare che se Marvel Entertainment possiede i diritti di sfruttamento di Spidey per la produzione di giocattoli, fumetti, cartoni animati e quant'altro non implica necessariamente che i Marvel Studios detengano gli stessi diritti per ciò che concerne lo sfruttamento cinematografico del personaggio.

Ci troviamo alla fine degli anni 70 la figura di molti diritti Marvel vengono, letteralmente, svenduti per risanare una crisi economica, per quel tempo, senza precedenti. Vendere anzi svendere i diritti era l'unico modo per permettere una, sostanziosa, liquidità. Sony Pictures riuscì a far propri i diritti sul personaggio di Spider-Man a fine anni 90 in favore alla, prima, produzione della trilogia di Sam Raimi citata poc'anzi.

Lo sfruttamento cinematografico del personaggio con i due capitoli di "The Amazing Spider-Man", fu interrotto prima dell'ideazione del terzo capitolo a causa degli accordi intrapresi tra Sony e Marvel Studios nei primi cinque mesi dell'anno 2015. Sebbene i diritti rimangano alla Sony Pictures Entertainment, ai fini dell'uscita del film "Captain America: Civil War" i Marvel Studios hanno, grazie all'accordo, inserito il personaggio nel film e, conseguentemente, all'interno dell’MCU.

Sony è tenuta a produrre un minimo di altre due pellicole sull' "Uomo Ragno" che siano incluse in tale universo, il MCU.

Anno 2016/17 Homecoming dichiara che i Marvel Studios sono, temporaneamente, liberi di utilizzare il personaggio nei lungometraggi in cui appariranno altri personaggi ad esempio gli Avengers.Detto questo Peter Parker, temporaneamente, si toglie l'orecchie da "topolino" e rindossa le ragnatele!

7 Luglio 2017: " Spider-Man Homecoming".

Qui, sappiatelo, non userò più virgolette ecc…

Spidy torna, finalmente, a casa! Così viene intitolata la pellicola del nuovo MECU. Per questo capitolo cinematografico troviamo alla regia Jon Watts. Per l'arrimpicatore di muri viene scelto il, giovanissimo e talentuoso, Tom Holland visto gia in "Civiltà perduta" dove, davvero, ho trovato di livello la sua prestazione.

Sinossi:

"Vediamo sullo schermo uno Spider-Man ironico e tagliente con una voglia, spaventosa, di mettersi in gioco. L'arrampica muri dopo esser rimasto galvanizzato dalla sua, breve, parentesi a fianco di Tony Stark nel film "Captain America Civil War". Inebriato della sua possibile, nuova, chiamata da parte di Stark e cosciente del suo nuovo costume finisce con il "sopravvalutarsi" ritenendosi già maturo e avviato come supereroe. Questa sua valutazione lo farà incorrere in diversi errori creando degli scompensi all'interno delle fila delle persone che ama. In questo, piccolo, universo fatto di balli e salvataggi all'ultimo minuto. Troveremo pero' a mettergli i bastoni tra le ruote l'avvoltoio interpretato da Michael Keaton, prima, operaio a servizio dello smaltimento rifiuti alieni… divenuto poi, per sopravvivenza, l'uccello spacciatore e assemblatore di armi e congegni ultra high teck. All'interno di questo universo girano numerosi personaggi come ad esempio i principali: Michelle Jones (Zendaya), Ned (Jacob Batalon), Liz (Laura Harrier)".

Considerazioni:

La scelta di cancellare, completamente, i vecchi capitoli del tessi ragnatele, sinceramente, l'ho trovata una scelta pericolosa, a tratti, a doppio taglio. Tutto questo dato all'immensi incassi avuti con i precedenti 5 capitoli. Nel cinema, pero', vince chi osa! Qui si è osato e, sopratutto, si è riuscito a domare il pubblico, anche, grazie al fan service. Chi conosce bene tutti gli universi all'interno del mondo MARVEL, di certo, non potrà non aver afferrato delle chicche e dei riferimenti, voluti, all'interno della pellicola. Si spazia, continuamente, dai riferimenti pop dei primi fumetti fino al costume, originariamente, ideato da Steve Ditko.

Il service non si ferma di certo a queste, seppur belle e geniali, piccolezze anzi mostra il muscolo anche per le scelte sonore e fotografiche. La fotografia è, semplicemente, adatta alla situazione, ergo, colorata fino allo sfinimento. Le colonne sonore che, già' dai primi minuti, ci portano come la Delorean di "Ritorno al futuro", appunto, in dietro nel tempo.

Quando da bambini aspettavamo davanti al televisore il nostro, simpatico, tessi ragnatele di quartiere. Tutto quello asserito poc'anzi puo' essere verificato già dai titoli di testa dove, per la prima volta, troviamo arrangiato il brano "The Spider-Man" sigla dei primi cartoni degli anni '60. Tuffo, quindi, nel passato niente male. Nel contribuire a "svecchiare" la pellicola e il personaggio troviamo, secondo me, la genialata di attribuire il filmato iniziale alla "regia" di Peter Parker stesso che, vista la moda degli youtubers, vlogga in maniera esauriente e regolare le sue gesta. La cosa, inoltre, è la mina che permetta a Stark di aprire un dialogo, finalmente, divertente e inconsueto.

Uno Spidey, quindi, fautore delle tecnologie come Youtube nel quale, trall'altro, cerca, costantemente, qualche notizia rivolta ai suoi interventi in città. Una parte di questo personaggio che, a tutti noi, era rimasta, abbastanza, nascosta è la gelosia e la voglia di rivalsa verso il bulletto, da quattro soldi, Flash (Tony Revolori). Un Peter in cerca d'amore verso la "sua" bella Liz (Laura Harrier) con l'immancabile aiuto del suo amico, speciale, Ned (Jacob Batalon). Uno Spider-Man in continua evoluzione, sì, ma sempre bocciato nelle situazioni più importanti dal signor Stark. Altro cibo per i vostri denti son diversi riferimenti inseriti negli scenari e nelle scene ad esempio:

1) Il libro che legge Michelle nell'ora di educazione fisica durante il filmato di Cap America: "Schiavo d'amore di William Somerset Maugham", narra la storia di un, giovanissimo, ragazzo che in seguito alla morte dei genitori, inizia a vivere con lo zio e la zia mentre fatica a trovare la propria identità. Una chicca niente male;

2) Ned il migliore amico di Peter è uguale, fisicamente parlando, a Ganke l'inseparabile "fratello"di Miles Morales, lo Spider-Man confinato nel fumetto dedicato all'universo alternativo "Ultimate";

3) I trattati di Sokovia fondamentali per l'avviamento e svolgimento dell'arco narrativo di "Captain America: Civil War", in questa pellicola diventano l'oggetto di lezione di un professore di Storia.

Insomma abbiamo parlato di chicche, abbiamo parlato di riferimenti ma… la domanda è " Spider-Man Homecoming, supera "L'esame di Maturità?".

Rivolgiamo un sguardo agli attori.

Tom Holland:

L'attore nei panni di Spidey è, secondo me, il miglior interprete dell'Uomo Ragno fino a ora. Sempre tagliente, fisicamente perfetto e con la voglia di far sua l'eredità di Tobby e Garfield. Mai sottotono per tutta la pellicola e, sopratutto, sempre nel suo costume. Un' arrampica muri completo e incompleto al medesimo tempo. Preda di mille stati emotivi e, finalmente, indeciso e, a tratti, egocentrico.

Michael Keaton: Semplicemente Michael Keaton la, sua, caratterizzazione è pressoché magnifica. Un cattivo che, per la prima volta, sembra esser legato alla sua malvagità, dapprima, per scopi benevoli, dopodiché, per motivi legati all'ego.

Zendaya: Michelle appare forte, disinteressata, folle e brillante. Ogni caratteristica che, fuori dal twist finale, mi hanno fatto legare al personaggio nonostante non la si veda per molto. Zendaya ha la faccia, stranamente, accattivante. Come amica inconsapevole di esserlo di Tom Holland, veramente, funziona benissimo. Complimentoni per il suo personaggio.

Jacob Batalon: Nei panni di Ned è, mostruosamente, divertente. Un personaggio seppur non caratterizzato, moltissimo, comprensibile in ogni aspetto. Colpisce il fatto che, pur non essendo prestante fisicamente, riesca a uscire da situazioni normali in maniera comica. Il rapporto con Parker è evidente e "non banale".

Marisa Tomei: Buona, bella e accantivante per il modo di ragionare. Pur non essendo approfondita è motivo di molte risate all'interno della pellicola. Ripeto adatta al ruolo disegnatogli a puntino. Chi si ostina a fare esempi o paragoni con le precedenti zie… forse è chiuso nel passato.

Tony Revolori: Visto, precedentemente, in "G.B.HOTEL" si è dimostrato molto capace nell'affrontare il ruolo di Flash, semplice, bulletto di scuola. Peter è in continuo contrasto con questo personaggio a causa dell'elevata popolarità di Flash. Finalmente sullo schermo un Flash, tecnicamente, non muscolosissimo ma ben piazzato. Buona interpretazione.

Robert Downey Jr: Semplicemente Tony Stark così come, da sempre, abbiamo imparato a conoscerlo. Qui in veste non ufficiale di "guida" quella che, ormai, dopo 5 capitoli cinematografici riconosciamo in zio Bane. Tony, qui, unico sostenitore della figura di Spidey e disposto a corrergli in aiuto, quasi, in ogni situazione. Il rapporto con il personaggio di Holland è motivo di, alcune, gag comiche. Tony over plus come sempre.

Detto tutto questo, sicuramente, mi chiederete: " Sì, OK… ma Spider-Man è maturo?".No, miei cari, Spider-Man è immaturo. Così vogliamo vederlo, secondo me, i suoi errori son motivo di sviluppo della trama. Uno Spidey più giovanile è vicino, è lapalissiano, ai giovani che, per la prima volta, si avvicinano a questo supereroe. Un quindicenne in pieno contrasto con se stesso e alla ricerca di una professionalità non ancora propria.Spider-Man non è, per niente, MATURO ma, più' avanti, aspettando i nuovi capitoli apprenderà nuove lezioni di vita. Da non recensore, io, spero che gli errori arrivino in maniera graduale. Un evoluzione del personaggio, in questo caso, starebbe a significare, forse, numerose uscite al cinema. Chissà se, per la prima volta, i fans cresceranno insieme all'arrampica muri?Detto questo ci siamo… no! Ma quasi.

Spider-Man? Rimandato a Settembre! Si sa che, da sempre, chi viene rimandato sara' promosso l'anno successivo. Diciamo così nel tentativo che, la MARVEL, possa impegnarsi anche se conscia del suo successo.

Ops… era la MATURITÀ? Vabbeh siamo al cinema, qui, le regole son altre!

Arrivederci alla prossima recensione;)

Edoardo Amati

Voto 8/10

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